Finissaggio tessile

Partiamo dalla definizione di “nobilitazione tessile”

Le operazioni di finissaggio tessile sono una parte delle operazioni di nobilitazione dei tessuti; partiamo quindi dalla definizione di “nobilitazione tessile”:
per nobilitazione tessile si intende l’insieme dei trattamenti volti a trasformare il tessuto grezzo in semilavorati idonei alle successive lavorazioni, oppure in tessuto finito pronto per la confezione di manufatti.

Finissaggio (o finitura) di tessuti

Il finissaggio (o finitura) di un tessuto comprende tutti quei trattamenti a cui vengono sottoposti i tessuti al termine delle operazioni di nobilitazione. Questi trattamenti hanno lo scopo di migliorarne l’aspetto, la mano, le proprietà, anche in funzione dei possibili campi d’impiego.

Con finissaggio si intende quindi l’insieme dei trattamenti chimici, fisici e meccanici ai quali i tessuti vengono sottoposti al fine di conferirgli le proprietà specifiche per l’uso al quale sono destinati.
Il finissaggio tessile viene effettuato sia sui tessuti realizzati con la stampa digitale, sia su quelli stampati in tradizionale.

I trattamenti di nobilitazione e finissaggio tessile moderni sono di tipo chimico-fisico. Oltre ai trattamenti meccanici storici, si utilizzano delle soluzioni chimiche appositamente studiate e adatte allo scopo che si desidera conseguire.

Finissaggio moderno

I mezzi fisici più utilizzati nel finissaggio moderno sono:

  • calore: per la diffusione all’interno della fibra dei prodotti chimici. Favorisce la distribuzione omogenea del trattamento;
  • pressione: viene applicata tramite una calandra e agisce grazie al passaggio e allo schiacciamento del tessuto tra due cilindri, di cui uno può essere riscaldato;
  • frizione: ha lo scopo di migliorare la superficie del tessuto; viene applicata tramite una calandra a frizione in cui le velocità di rotazione dei cilindri sono differenti;
  • tensione: distende il tessuto in entrambi i sensi (larghetta e altezza) per migliorarne la stabilità dimensionale;
  • umidità e vapore: per rigonfiare il tessuto e migliorarne la pieghevolezza della fibra di cui è composto, modificandone sia l’aspetto che la mano.

L’utilizzo di sostanze chimiche con particolari condizioni fisiche di lavorazione permette di ottenere esiti molto diversi, è perciò necessario creare una ricetta di finissaggio che rappresenti la memoria storica di quella di lavorazione e ne consenta la riproduzione. I tessuti finiti vengono sottoposti ad una serie di prove, al fine di verificare il raggiungimento dei risultati desiderati.

A cosa serve il finissaggio tessile

Le operazioni di finissaggio tessile alterano la struttura dei tessuti per apportare dei miglioramenti di vario tipo, a seconda della tipologia di tessuto e a seconda dell’utilizzo al quale è destinato. Gli obiettivi quindi sono:

  • Sviluppare il “finish” nelle sue componenti fondamentali come ad esempio la mano e l’aspetto
  • Conferire al tessuto finito quelle proprietà tali da garantire un comportamento ottimale in confezione e durante l’uso
  • Alcuni trattamenti migliorano la qualità strutturale del tessuto, altri invece apportano miglioramenti estetici per renderne più gradevole l’aspetto o adattarlo alle esigenze della moda.

Come scegliere il tipo di finissaggio tessile

I parametri principali che portano alla scelta del tipo di finissaggio tessile più indicato sono:

  • Natura fibrosa del tessuto da nobilitare
  • Utilizzo finale del tessuto da nobilitare

I principali trattamenti di finissaggio tessile

Di seguito indichiamo alcuni dei principali trattamenti di finissaggio tessile

Calandratura

Con questo trattamento si ottiene un effetto lucido, liscio, compatto per mezzo di frizione, pressione, calore. In taluni casi si può optare per l’utilizzo del vapore durante il procedimento (Calandratura a umido)

Lucidatura

Si tratta di una tipologia di calandratura, effettuata attraverso l’utilizzo di particolari calandre che sfrutta l’azione del calore, dell’attrito e se necessario di ausiliari lucidanti.

Goffratura

Anche quest’operazione è una particolare tipologia di calandratura che permette l’incisione di un disegno sul tessuto.

Smerigliatura, spazzolatura

Attraverso l’utilizzo di un cilindro ricoperto di materiale abrasivo si ottiene un tessuto con mano più morbida e con maggiore effetto isolante, dato dal sollevamento del pelo superficiale del tessuto.

Garzatura

Si utilizza per conferire al tessuto maggiore isolamento termico tramite il sollevamento del pelo superficiale. Per ottenere questo risultato si utilizzano dei cilindri mobili con aghi ricurvi in moto vario rispetto al tessuto.

Cimatura

Tramite questa operazione si taglia il pelo superficiale del tessuto con appositi organi di taglio.

Bruciapelo

Attraverso l’utilizzo di una fiamma si elimina (bruciandolo) il pelo superficiale del tessuto.

Follatura

Tramite l’azione del calore combinato con l’azione meccanica di sfregamento e compressione del tessuto, si modifica la struttura, il compattamento e il rientro della lana.

Mercerizzazione

Trattamento del tessuto di cotone con una forte soluzione alcalina caustica per migliorare l’idrofilia, risparmiando così il colorante durante il processo di tintura, la lucentezza del tessuto, la mano e altre proprietà.

Sanforizzazione (o sanforizzaggio)

Applicando forze meccaniche e di vapore, il tessuto è dimensionalmente stabile. La sanforizzazione è il processo di finitura per trattare i tessuti per prevenire l’alterazione dimensionale dell’ordito e della trama. È anche chiamato processo di finitura anti-restringimento. Viene normalmente utilizzato principalmente per tessuti in cotone e anche per altri tessuti realizzati con fibre naturali e sintetiche. È un metodo di allungamento, restringimento e fissaggio del tessuto in lunghezza e larghezza, prima di tagliare e produrre per ridurre il restringimento che altrimenti si verificherebbe dopo il lavaggio.

Decatissaggio (o decatizzo)

Attraverso l’uso di vapore saturo secco o surriscaldato si elimina l’effetto lucido del tessuto, si regolarizza la superficie e si stabilizzano le dimensioni dei tessuti.

Finissaggio Chimico

Alcuni trattamenti di finissaggio richiedono l’utilizzo di soluzioni chimiche di diversa natura, grazie ai quali è possibile conferire ad un tessuto alcune proprietà che sarebbero impossibili da realizzare usando solo processi meccanici come quelli descritti precedentemente come, per esempio rendere stabili tessuti con finiture chimiche, oppure conferire proprietà di impermeabilizzazione o ignifughe su tessuti altrimenti privi.
I prodotti impiegati nei processi di finissaggio chimico possono essere naturali (colle, grassi, oli, amidi), artificiali (amidi modificati, cellulosa modificata) o sintetici (prodotti di sintesi).

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