
La lana è la più importante e diffusa fibra animale, ottenuta dal vello delle pecore e dei montoni attraverso la tosatura di primavera (talvolta due volte l’anno) degli animali vivi. Se ottenuta da pelli di animali morti è detta lana di concia. La lana si tinge facilmente con molte classi di coloranti: acidi, premetallizzati, cromo, tino, reattivi ecc… I principali campi di uso riguardano il vestiario, le maglie, da sola o mista con altre fibre, per usi tecnici (filtri ecc) per coperte, tappeti, feltri ecc. Tra le principali lavorazioni cui vengono sottoposti i tessuti piani di lana destinati ad abbigliamento esterno troviamo i trattamenti di preparazione quali: carbonizzo, trattamento con solforico per eliminazione di fibre e residui vegetali, la follatura, trattamento ad umido per la feltratura controllata, trattamenti con Angra, in largo con prodotto a base di zolfo. Mentre i principali trattamenti di finissaggio post tintura spaziano dalla follatura su asciutto con ausiliari ammorbidenti specifici, alla cimatura, bruciapelo, decatissaggio e compattazione finale con macchine sanforizzatrici con anello di gomma, con la quale si determina la mano e l’aspetto finale.